Soggetto e sceneggiatura “EGONÌA”

Un luogo, senza porte né finestre. Un lume. Un bip. Voci che ti assillano. Un elegante party l’unico ricordo. Cosa proveresti a dover vivere con le tue paure? Quale terrore, nel sapere che qualcuno ti osserva e ti parla da un foro? Quali speranze, scoprendo che quel luogo non luogo è legato a Fibonacci e che la chiave di tutto è solo nella tua testa? Tranquillo. Non sei tu chiuso lì dentro, ma Valeria.

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